PALAZZO ELENA PIETRACAPRINA
Indirizzo: Piazza Libertà 1
Telefono: 0182940924
Fax: 0182940988
Attuale sede dei Servizi Sociali, degli Uffici Turismo, Cultura e Sport oltre che dei Servizi Demografici.
La sede ospita anche l’Ufficio di Informazione ed Accoglienza Turistica.
Palazzo Elena Pietracaprina
Il palazzo, già sede delle istituzioni locali, è stato costruito negli anni 1915-16, su progetto dell’ing. Giuseppe AMICO ed i lavori di costruzione furono diretti dall’ing. Agostino GHIGLIONE.
L’edificio fu fatto costruire da Elena PIETRACAPRINA RIVARA vedova Santiago MAREXIANO, pubblici benefattori creatori in Uruguay di grandi industrie, che il 19 marzo 1920 dona il palazzo, che “ha fatto costruire sopra terreno di sua proprietà denominato orto in … piazza Borelli”, al Comune. Tale atto viene rogato dal notaio Bernardo Matteo AMICO di Loano e sottoscritto da ROVERARO Giovanni fu Giobatta “ nella sua qualità di procuratore generale della propria cugina” e dal sig. “ REALE cavaliere Dante fu Prospero il quale dichiara di intervenire in quest’atto nella sua qualità di Sindaco….”. Testimoni “noti ed abili a norma di legge” REALE Giuseppe fu Nicolò e VACCA Agostino fu Giacomo. “ Il fabbricato viene destinato dalla donante per uso di uffici pubblici“ (municipio, scuole elementari, ufficio postale, giudice conciliatore, sala per l’insegnamento di lavori femminili, sala per la congregazione di carità e sala per la fabbriceria parrocchiale). “ La destinazione data al fabbricato non potrà essere variata per alcun motivo senza una deliberazione del consiglio comunale, e previo sempre il consenso e l’autorizzazione della signora donante ed in sua mancanza dei di lei cugini sigg. cav. Pietro BRESCIANO fu Pietro e ROVERARO Giovanni fu Giobatta ed in mancanza di questi dei costoro rispettivi figli primogeniti e loro discendenti in linea maschile.”
Nel Giugno 1921 viene apposta sulla parete destra dell’atrio del palazzo, a ricordo del fatto, l’iscrizione muraria riportante: “ La munificenza di Elena PIETRACAPRINA MAREXIANO si eterna nel memore popolo ed in questo edificio da essi eretto a splendore della terra avita”.
La collocazione del palazzo è particolare in quanto un edificio di tale rilevanza stilistica, rispetto all’intorno, avrebbe dovuto sorgere isolato anziché in aderenza ad una schiera di preesistenti case, del 1700, che ne hanno condizionato gli affacci e le gerarchie delle facciate.
L’affaccio principale, sul quale si aprono le logge, è quindi rivolto, coerentemente con gli altri edifici, verso piazza della Libertà, già piazza sen. Bartolomeo BORELLI.
Questa piazza costituisce l’asse di collegamento tra la stazione ferroviaria, costruita nel 1868, con il centro antico del paese.
Un secondo affaccio del palazzo è rivolto verso la via Aurelia, oggi denominata c.so Vittorio Veneto, che si trova in questa posizione dal 1890, a seguito dello spostamento della strada stessa dalla sede dell’asta di attraversamento del borgo antico.
L’edificio, nel tempo, ha subito solo variazioni funzionali alle successive destinazioni d’uso; subito dopo la costruzione accoglieva, infatti, le regie poste, le scuole, le sale di riunione degli uffici municipali; successivamente è stato integralmente occupato dalla sede del Municipio, destinazione che ha conservato fino all’anno 2000 quando, in seguito al trasferimento degli uffici comunali nella nuova sede di via Ticino, vi sono rimasti solo pochi uffici dell’area servizi al cittadino.
L’edificio giunge così a noi nelle condizioni in cui è stato costruito e progettato, con lievi modifiche facilmente rilevabili.
Il prospetto d’ingresso su piazza libertà è caratterizzato da una doppia loggia con balaustre, da ampie finestre con architravi decorati e dal coronamento della torretta sull’angolo nord – ovest; il prospetto lungo la via Aurelia è scandito dal ritmo delle finestre sui due piani e dalla cornice marcapiano molto sporgente che prosegue anche sul prospetto est; quest’ultimo, insieme alla facciata sud di disegno decisamente più semplice, si configura oggi come in retro dell’edificio.
Durante i recenti lavori di ristrutturazione che hanno interessato anche l’ex sala delle adunanze del Consiglio Comunale sono ritornate alla luce decorazioni dell’inizio del secolo scorso.
L’intento dell’Amministrazione comunale è quello di riutilizzare l’edificio per realizzare la nuova sede della biblioteca, dell’ufficio per il turismo e di una sala conferenza; contestualmente in coerenza con le recenti sistemazioni di piazza della Libertà e della viabilità lungo l’ex strada statale.
Testo a cura di MANERA Michele
Ultimo aggiornamento: 12/10/2023, 19:14